Dopo la ripresa dei temi sulla predazione, cioè non come esclusivo confronto di caratteristiche ma soprattutto di condizioni, il discorso tocca le riflessioni di Hobbes sulla guerra. Data la condizione di uguaglianza tra le persone, che si descrive come reciproca possibilità di arrecarsi il peggiore dei mali (la morte), una guerra non si può mai risolvere con una totale vittoria di un attore a danno di una completa sconfitta dell’altro: la conclusione non è mai definitiva e la vittoria potenzialmente è sempre rovesciabile, i destini degli atti bellici sono imprevedibili. L’argomentazione di Hobbes ruota attorno all’episodio della morte di Enrico IV da parte di François Ravaillac. Successivamente si affronta la tematica della naturalità o meno del dominio umano. Se ne esclude il carattere di predestinazione (“Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra” Bibbia 1:26) e lo si affronta da una prospettiva materiale, di relazione tra corpi. Se ne evidenzia il carattere unilaterale (umanità→altri animali, mai viceversa) e si riconosce che in natura ne esistono altre manifestazioni, seppur non in maniera così preponderante: il dominio è una possibilità comportamentale, come molte altre, e nella storia umana ha funzionato particolarmente bene, in modo da garantire una forma di controllo universale che non si riscontra in alcun’altra forma di vita. Il dominio umano ha una manifestazione preponderante frutto di una possibilità fisiologica, genetica e psicologica. Se ne osserva anche il processo genealogico: dopo centinaia di migliaia di anni di predazione, l’animale umano sviluppa la tecnica della domesticazione negli ultimi 10/12.000 anni. Le tracce di questo “stacco” comportamentale si possono riscontrare nella compresenza in siti archeologici di ossa umane e di altri animali, nei reperti di malattie caratterizzate dal salto di specie, che necessita di comunità a contatto stretto e continuato con un alto numero di individui di altre specie, e anche dalla presenza di raffigurazioni neolitiche. Analizzare tali illustrazioni permette di riflettere sulla natura delle prime forme di dominio sugli animali, esse hanno una funzione propiziatoria oppure descrivono una forma di rito sacrificale?
00:00 - Predazione
03:00 - Hobbes, Enrico IV e François Ravaillac
17:50 - Contro le ideologie sugli animali
24:10 - Il dominio dell’umanità
34:00 - Dominio: possibilità, non predestinazione
44:20 - Dalla predazione al dominio
47:40 - Tracce della domesticazione
55:33 - Il sacrificio
Youtube - Canale Bestie Etiche
Sito - bestieetiche.substack.com
Email - bestieetiche@gmail.com
Share this post